Il Faro sta ponendo le basi per l’avvio dell’avventura.
Da cosa iniziare?
Tra i primi impegni che, come soci della Federazione SCS – Salesiani per il Sociale, avvertiamo verso i bambini e verso le famiglie, oltre che verso la comunità, c’è il valore metodologico del lavoro svolto.
Il Faro sarà un progetto in cui centrale saranno la rigorosità dei metodi, la collaborazione e la comunicazione tra operatori e il miglioramento continuo: troppo importante è l’educazione e la vita dei bambini per non dedicare ogni impegno possibile alla qualità delle attività proposte, alla ricerca delle migliori esperienze da riproporre ad Ancona, alla costante validazione del servizio sul piano scientifico e metodologico.
Si tratta innanzitutto di un impegno etico, poiché nel sociale apparentemente sembra possibile affidarsi alla buona volontà, alla solidarietà e all’entusiasmo, ma le problematiche di cui ci si occupa sono spesso notevolmente difficili, con rischi molto alti e richiedono professionalità di notevole livello.
I bambini non manifestano apertamente le proprie sofferenze, il valore dei processi relazionali ed educativi attuati non sempre è visibile, e questo comporta un dovere etico in chi se ne assume la responsabilità: agli operatori è lasciato il compito di offrire un servizio in grado di produrre i cambiamenti attesi e di recuperare le vite dei minori più disagiati, di definirne i fondamenti scientifici e di rendere trasparenti alla comunità le scelte che ne sono alla base.
Per questo la formazione è la prima azione che proponiamo, un primo momento iniziale di formazione che sarà destinata a continuare anche dopo l’avvio.
La funzione di questo momento per il progetto è molto rilevante e specifica.
Si intende infatti non solo trasferire metodi e strumenti, ma anche creare un processo di comunità, di confronto, arricchimento e scambio per migliorare e rendere condivisi i contenuti proposti.
I temi saranno quindi non soltanto connessi ai metodi educativi (a sostegno dei professionisti che svolgono questo ruolo), ma organizzativi, progettuali, comunicativi, relazionali poiché il progetto non agirà solo sui singoli bambini, ma sulla promozione delle naturali risorse relazionali ed educative di tutta la comunità; per questo la formazione è aperta a tutti gli operatori locali, come occasione di coprogettazione e consolidamento di rapporti volti all’inclusione dei minori.
I docenti sono stati scelti tra le persone che hanno una competenza sia teorica, sia soprattutto legata agli interventi educativi, con particolare attenzione ad Ancona. Il contributo offerto da questa iniziativa vuole tuttavia arricchire il contesto locale con alcune esperienze significative di altri contesti, ed è prevista una giornata espressamente dedicata alle testimonianze dei responsabili di progetti analoghi al Faro scelti tra i più interessanti sul territorio nazionale.
Il percorso prevede 3 giornate, secondo il calendario seguente:
24 giugno
H 9.30-13.30 | 14.30-18.30
1 luglio
H 9.30-13.30 | 14.30-18.30
8 luglio
H 9.30-13.30
Il percorso è gratuito e si terrà ad Ancona in Corso Carlo Alberto, 77 per l’iscrizione inviare mail entro il 18 giugno all'indirizzo info@centrodiurnoilfaro.it, indicando i propri dati (nome, cognome, tel., email) con breve lettera di presentazione (chi sei, dove lavori, che titolo di studio…).
Il corso è a numero limitato e le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento del numero massimo di partecipanti.
L’attività formativa è rivolta a tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti come professionisti nei processi educativi, e saranno rilasciati crediti formativi dall’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche (processo in fase di valutazione).
Al termine di questa prima iniziativa, si avvieranno le successive fasi, con la selezione del personale e il percorso di costruzione dello staff; in questo momento è possibile candidarsi inviando mail entro il 14 luglio all'indirizzo info@centrodiurnoilfaro.it, con CV e breve lettera di presentazione e motivazione (per quale ruolo ti candidi tra psicologo, assistente sociale e educatore, cuoco, dove lavori attualmente…).
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