All’inizio di tutto c’erano soltanto acqua… acqua e Top, un potente e focoso cavallo baio.
Il suo sogno era avere degli amici.
Per vincere la tristezza della solitudine, Top si mise a correre sulle sconfinate distese di acqua che lo circondavano; piccole onde si sollevavano e si frangevano, schiumose, sulle scure zampe e contro i suoi neri zoccoli ferrati, disegnando uno scenario movimentato e sonoro di onde e ondine, che presto si condensarono e divennero morbida terra.
Top si accorse di questa rapida trasformazione e corse ancora più veloce, spruzzando in ogni direzione acqua e terra che diedero forma a maestose montagne, consolidandosi anche in picchi rocciosi dalle forme più fantasiose.
Quando Top si annoiò di correre, saltellò sulla terra asciutta, vi trottò felice, sollevando un polverone i cui filamenti divennero folta erba, e le cui zone più scure si mutarono in fiori, alberi, grossi cespugli e…persino in sassi.
Top, afferrò, con il muso alcuni di essi e li lanciò in aria, formando alti colli e dolci colline; molti sassi, però, svettarono in alto, sempre più in alto, formando innumerevoli stelle.
I due sassi più grandi divennero il Sole e la Luna, incendiandosi a vicenda di fuoco e di luce.
Infine Top, esausto, crollò a terra e si addormentò in un campo fiorito, gremito di rossi papaveri che ondeggiavano al tiepido respiro, soffiato dalle sue ampi narici!
Da quelle stesse narici usciva, continuo il suono del suo armonico russare!
E soffia e russa…e russa e soffia…da quel calore e da quella “musica” primordiale, ecco pian piano emergere, in forme sempre più nitide e stabili, fantastiche ma definite, graziose fanciulle, piccoli umani, animali d’ogni genere e d’ogni dimensione; questi ultimi iniziarono a correre, a danzare, a rotolarsi per terra, tutti in festa attorno a Top, il loro creatore!
Lentamente egli si svegliò e sbarrò i suoi grandi occhi: quanti animali attorno a lui!
E ciascuno di essi poteva finalmente essere suo amico!
Con un nitrito gioioso, Top corse verso loro e con essi e tra essi galoppò felice sulle erbose praterie di quel nuovo mondo popoloso.
Il suo sogno si era dunque finalmente avverato!
Dagli occhi iniziarono a scendergli lacrime di gioia che, nella corsa, divennero pioggia ristoratrice; si convogliarono in rivoli, in ruscelli, in fiumi e giunsero a riabbraciarsi per sempre nei mari e negli oceani preesistenti.
Fu la gioia di quelle lacrime a generare vita nelle acque primordiali, frementi, ora, di …guizzi multicolori!
(da un mito inventato da Agata, bimba di 9 anni )